Quando si parla di anarchici pensiamo a persone ostili agli ordini precostituiti e che percorrono la loro strada in piena libertà. L’anarchia, se ci porta a recuperare sensazioni oramai svanite e capaci di combattere la standardizzazione non può che far bene, in particolare nel mondo del vino. Questa profonda sensazione di ribellione ha portato Fausto De Andreis (Azienda Rocche del Gatto ad Albenga) ad offrirci un vino, prodotto da uve Pigato, al di fuori dei canoni abituali.

Il 1995 è un un anno che Fausto De Andreis e gli amanti dei suoi vini difficilmente sFausto De Andreiscorderanno, fu infatti l’inizio della relazione tra Fausto e il suo Spigau. In quell’anno le commissioni degustatrici della DOC non accettarono la sfida e la sfrontatezza di questo vino bianco nei loro confronti. Fu rifiutato per aver voluto sfidare un sistema oramai collaudato. Si volle isolarli senza aver fatto i conti con la cocciutaggine e la tenacia di dimostrare, in ogni caso, la loro vera personalità. La libertà dai preconcetti e il rifiuto delle regole, fu alla base della loro rivalsa verso chi non volle capire. Fausto ha declassato il vino a semplice Vino da Tavola così da renderlo libero da ogni costrizione, libero di ribellarsi e di esprimere tutta la forza che nascondeva dentro di sè. Lo chiamò Spigau “Crociata” nome che ben ci spiega la missione a cui era destinato. Lo modellò con metodi di vinificazione che seppero dare sensazioni e complessità che solo il tempo avrebbero potuto svelarci. Il vino a questo punto aveva trovato una propria dimensione, Fausto lo volle camaleontico, profumato, mediterraneo, con una presenza gustativa da brividi e con una grande energia. Un vino attraverso il quale ci può parlare del territorio ligure.

In cantina al vino viene dato tutto il tempo di maturare, di affinarsi e di poter forgiare il proprio carattere senza alcuna fretta. Il mosto macera sulle bucce per qualche settima e dopo le fermentazioni sosta sui lieviti fini per vari anni. Sono metodi che arricchiscono il vino di sensazioni non comuni ad altri più convenzionali.

La verticale di lunedì 26 maggio 2014 – Degustazione in cantina

Spigàu “Crociata” 2011 –  L’annata 2011 coincide con alcune modifiche in cantina, cambiamenti che hanno reso il vino ancor più originale e fuori dagli schemi. Da quest’annata si allungano i tempi di macerazione sulle bucce fino a 18 giorni e le fermentazioni attivate da lieviti autoctoni. Il vino cela grandi complessità, è maturo, potente, pieno d’energia e con una presenza tannica che non lascia indifferenti. Da sballo !

Spigàu “Crociata” 2010 – Al primo naso mostra un gran bisogno di ossigeno, fatica a perdere quelle note di riduzione che virano su caucciù e idrocarburi. Con il tempo emerge un vino sottile, particolarmente elegante e brioso che lascia una piacevole sensazione di freschezza e salivazione.

Spigàu “Crociata” 2009 – Perse alcune note riduttive ecco comparire sfumature di pepe bianco, agrumi e minerali. Ha le potenzialità di un grande vino, la struttura avvolge il palato accompagnata da un’intensa e persistente nota salina. Offre grande carica, un continuo turbinìo di sensazioni e sapori che determinano la lunghissima chiusura. Grande potenziale.

Spigàu “Crociata” 2008 – Debutta con note d’idrocarburi che via via lasciano spazio a più eleganti sfumature agrumate, gessose, aromatiche e di liquirizia, il tutto supportato da una bella freschezza. Gioca sulla finezza e sull’equilibrio. Una garanzia di qualità.

Spigàu “Crociata” 2007 – Si specchia nel territorio, il carattere minerale determina l’aspetto olfattivo: polvere da sparo, graffite, gesso e un piccante dato da sensazioni speziate. Ha un bellissimo volume, forza e incisività. Straordinaria la persistenza. Gran vino !

Spigàu “Crociata” 2006 – È un vino camaleontico che modifica la propria forma e il proprio carattere ad ogni sorso. Prima lo trovi rinfrescante, più in lunghezza che in larghezza. Al successivo sorso prende volume, grassezza e incisività … Un vino che ti stimola a catturare ogni sfumatura.

Spigàu “Crociata” 2005 – Ha grande spessore ed equilibrio, con una connotazione minerale ben definita. È avvolgente e ricco ma pieno d’energia; la chiusura è un turbinio di sensazioni di lunga persistenza. Per carattere si avvicina al 2007.

Spigàu “Crociata” 2004 – Il vino dal colore più evoluto, gioca sulla finezza e l’eleganza ma senza perdere quella definizione salino-marina.

Spigàu “Crociata” 2001 – Osservi il suo colore e mai diresti che sono passati tredici anni, una tonalità dorata brillante e luminosa. Gli aromi si sviluppano nel bicchiere in rapida successione. Profumato, emana sfumature di macchia mediterranea, balsamiche, di iodio e salmastre. In bocca non cede mai, è incisivo, dinamico e di perfetto equilibrio. Una bottiglia da sogno che mostra la vera personalità dello Spigàu ad ogni sorso.

Un ringraziamento a Fausto De Andreis per aver risvegliato in noi antiche emozioni.

Recensione pubblicata il 5 giugno 2014 da Stefano & Giorgio in Appunti di degustazioni. Link all’articolo

Di mrmike

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Benvenuti
Per essere informati sugli eventi a cui Fausto partecipa nel corso dell'anno, avere notizie e novità dalla cantina,
Cliccando sul pulsante acconsenti al trattamento della tua email per aggiungerti ai contatti della nostra Cantina e ricevere la newsletter, le informazioni e le novità sull'attività della nostra cantina. Riceverai una email per confermare la tua iscrizione all'indirizzo che ci hai indicato. Rispettiamo assolutamente la tua privacy e odiamo lo spam quanto te. I tuoi dati sono al sicuro, non saranno mai ceduti a nessuno e quando vorrai potrai sempre cancellarti facilmente con un semplice click